Neurologia, mancano medici e posti letto
Intervista al professor Francesco Teatini, primario reggente da maggio 2017
“I disturbi circolatori del cervello causano più morti dell’infarto del miocardio”
di Tiziana Buono
Dal 1° maggio 2017 il professor Francesco Teatini è il primario reggente del Reparto di Neurologia/Stroke Unit dell’ospedale di Bolzano, ruolo che ricoprirà fino alla selezione per il primariato. Il concorso è stato bandito e lo stesso Teatini è tra i candidati. L’abbiamo incontrato per fare il punto della situazione sia sull’organizzazione del reparto sia sul fronte delle patologie neurologiche in Alto Adige.
Dottor Teatini, qual è il nodo più problematico nel campo della neurologia oggi nella nostra provincia?
Le nuove tecnologie ci mettono a disposizione strumenti diagnostici sempre più avanzati e precisi nonché farmaci altamente innovativi. L’evoluzione è molto veloce. Tuttavia l’organizzazione dei servizi e le risorse a disposizione non sempre tengono il passo in modo adeguato, mettendoci a dura prova nel mantenere elevato lo standard qualitativo, ciò nonostante ci sentiamo all’altezza delle sfide che ci vengono proposte. La nota più dolente è ancora la burocrazia, essa è soffocante e rallenta il ritmo. L’attività pratica burocratica dovrebbe diventare smart, ossia snellirsi notevolmente. Nel programma sanitario provinciale attuale l’implementamento del sistema informativo è individuato tra gli strumenti chiave per permettere di realizzare la “mission aziendale” ottimizzando la visione di “centralità del paziente” nel processo di cura.
Quali problematiche creano i sistemi informatici nella sanità pubblica e quali le prospettive per superarle?
Una delle difficoltà sta nel risolvere la compartimentalizzazione delle informazioni. Già nel corso di quest’anno dovrebbe avviarsi il collegamento informatico tra l’ospedale e il territorio e nel volgere di due, massimo tre anni, progressivamente, tutti i reparti saranno in comunicazione informatica efficace tra loro. In sintesi l’obiettivo è passare da molteplici sistemi informativi ad un unico sistema in grado di tenere il passo delle innovazioni tecnologiche, e l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige si sta impegnando in questa direzione. Il tutto richiede ovviamente cautela, ogni passaggio va ponderato con attenzione per evitare errori nel trasferimento dati, mantenendo lo storico come riferimento e confronto.
L’organico nel reparto di neurologia del San Maurizio è al completo?
No, al momento mancano ancora due neurologi. La direzione generale e l’assessorato alla Sanità, anche in quest’ottica hanno posto tra gli obiettivi dell’attuale piano sanitario quello di implementare il personale, non solo quello medico. Ci sono chiari impegni a colmare tale lacuna, tuttavia vi sono tappe burocratiche che rallentano la presa in servizio dei colleghi, ma contiamo anche in questo caso nel 2018 di “metterci in pari”. Questo richiede al momento uno sforzo aggiuntivo, organizzarsi soprattutto per poter garantire i servizi, sia nelle imprevedibili assenze per malattia, sia per la formazione professionale obbligatoria e sia per le ferie, in modo da poter godere dei nostri insindacabili diritti di lavoratori. Certo, ottimizzare queste risorse non è semplice.
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