ALIR Alto Adige, un respiro di salute
L’associazione cittadina contro l’insufficienza respiratoria ha più di 200 soci
La presidente Bregoli Papa : “La Provincia dovrebbe fornirci nuovi macchinari”
di Tiziana Buono
La sezione locale dell’ALIR (Associazione per la Lotta contro l’Insufficienza Respiratoria) promuove e partecipa alle campagne di prevenzione delle malattie respiratorie.
In particolare, con la sede bolzanina della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) l’ALIR Alto Adige si attiva nella sensibilizzazione contro il fumo, ogni anno, il 31 maggio, in occasione della giornata mondiale senza tabacco. Inoltre indice conferenze su temi sanitari e organizza vacanze protette al mare o alle terme dal 26 maggio al 9 giugno, con un medico o un infermiere o un assistente sanitario sempre presenti e la disponibilità dei presidi sanitari necessari per i malati.
Ogni anno l’ALIR porta per tre volte i soci alle terme (Abano e Montegrotto) e due volte al mare (Riccione), offre corsi di ginnastica respiratoria dolce da ottobre a metà maggio (lunedì e giovedì dalle 16 alle 17) per insegnare a respirare bene: l’attività ginnica è gratuita per i soci malati, mentre per i non malati un ciclo di 10 lezioni costa 30 euro. L’ALIR inoltre concede in prestito agli associati apparecchiature sanitarie come l’aerosol e i concentratori di ossigeno.
Il 9 giugno è la giornata della spirometria. L’evento è organizzato dalla LILT in collaborazione con ALIR e Gruppo Bonvicini: quest’anno la cittadinanza potrà fruire dell’esame gratuito della spirometria in piazza della Mostra dalle 9 alle 13.30. L’ALIR sarà presente con un suo stand nel padiglione dedicato al volontariato alla fiera internazionale d’autunno, dal 23 al 26 novembre di quest’anno.
“Chi ha problemi di respiro fatica a fare le scale. Anche camminare - spiega la presidente dell’ALIR altoatesina Silvia Bregoli Papa - diventa difficile, tanto che le persone si devono fermare per respirare. A questo si aggiungono le allergie”.
Per la presidente le persone con malattie respiratorie si imbattono in diverse ulteriori difficoltà: “I tempi di attesa per le visite sono lunghi. Non a tutti poi è riconosciuta l’esenzione E57 (vedere box a fianco), sicché molti pagano quasi tutti i farmaci e le prestazioni sanitarie. In sanità si dovrebbero informare i malati anche sui centri esterni come per esempio quello di Brescia. I pneumologi poi non inviano i pazienti alla nostra associazione e non comunicano loro la possibilità di svolgere, grazie a noi, vacanze protette. Queste vacanze costituiscono un’importante occasione di socializzazione per le persone malate che tendono a isolarsi e i cui familiari fanno fatica ad accompagnarle in ferie con i pesanti macchinari di cui i malati necessitano”.
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