gAALaxy, la domotica al servizio degli anziani
Partito il progetto sperimentale europeo del Comune di Bolzano
Per capire come funziona siamo andati da uno dei tester: Dario Caldart
di Alan Conti
“Poniamo che un anziano faccia sempre colazione alle 9 del mattino – spiega con grande semplicità Sonja Vigl, ricercatrice dell’Eurac – e che una mattina alle 9.30 non l’abbia ancora fatta. Si aprono due possibili conseguenze empiriche”.
Il linguaggio è chiaramente scientifico, ma cattura ugualmente la nostra attenzione. “L’anziano può avere avuto un malore oppure semplicemente aver deciso di non farla. A quel punto, però, il sistema gAALaxy (le lettere maiuscole stanno per Active and Assisted Living, ossia vivere in maniera attiva e autonoma ndr) collegato con dei sensori all’antina del frigorifero invierà subito un segnale all’orologio che l’anziano porta al polso e un sms ad un parente stretto. Entrambi possono procedere eliminando ogni allarme oppure partirà, a stretto giro di posta, un avvertimento alla croce bianca locale. È un triplo controllo su una doppia opzione”.
Ma l’anziano - ci si domanda - non potrebbe invece essere caduto? “No, quello no - spiega Vigl - perché il programma gAALaxy ha anche un sistema tecnologico che rileva le cadute”.
Oltre a tutti i dettagli tecnici di questa nuova sperimentazione approdata a Bolzano (che leggerete più avanti), è questo il senso più profondo di gAALaxy: utilizzare la domotica per migliorare la qualità di vita degli anziani a casa proprio. Dalla prevenzione fino all’intervento emergenziale. Il tutto con migliaia di scenari possibili. Oltre al frigo, si intende.
Con la delibera 581, infatti, la giunta comunale di Bolzano ha approvato all’unanimità questa sperimentazione collegata ad una ricerca europea che vede coinvolte, oltre al capoluogo altoatesino, anche le città di Innsbruck in Austria e Anversa in Belgio. Assieme agli istituti di ricerca va registrata la collaborazione con le aziende specializzate Cogivis di Vienna, Fifhthplay di Anversa, Sf1 bvba di Anversa e l’austriaca Sis Consulting.
Per quanto riguarda la gestione degli allarmi sono state coinvolte la Croce Bianca austriaca e altoatesina oltre alla casa di cura privata Villa Melitta di Bolzano. Tra Tirolo del Nord, Fiandre e Alto Adige, quindi, sono stati preparati 180 pacchetti tecnologici da allestire in altrettante case di anziani: a Bolzano e dintorni sono 20. Fino ad ottobre 2018 si lavorerà per creare un’interfaccia con gli utenti testando sul campo i prodotti già esistenti sul mercato.
“Si tratta di sistemi di assistenza domotica che già hanno applicazione su larga scala – specifica Vigl – ma lo step successivo è quello di creare una piattaforma in grado di farli dialogare tutti tra loro in modo efficace. Prima internamente e poi verso l’esterno”. Anche su questo aspetto il caso del frigorifero torna utile per comprendere meglio. “Ci è capitato, per esempio, che i sensori del frigorifero non abbiano comunicato entro le 9 del mattino la corretta apertura della porta alla piattaforma centrale, inviando un erroneo messaggio di allerta all’orologio e al parente. Ovviamente questo non deve succedere, così abbiamo capito dove fosse il problema di comunicazione e lo abbiamo sistemato. La fase di test serve esattamente a questo. Oltre all’aspetto tecnico forniremo regolarmente dei questionari agli anziani per capire dove e come migliorare nella gestione quotidiana degli apparecchi. Di per sé non si tratta di strumenti invasivi, ma ci possono essere aspetti che non avevamo considerato. L’obiettivo è quello di realizzare tutte le condizioni per una vita autonoma, a casa propria, dell’utente”.
Il planning della ricerca è stato esposto nel documento alla base della convenzione sulla cooperazione tra Comune di Bolzano ed Eurac per quanto riguarda gli alloggi sul territorio comunale. Nessun costo previsto a carico dell’amministrazione, ma tutte le spese saranno sostenute da Eurac che, a sua volta, attinge ad un Fondo Europeo.
“Si tratta di un programma dell’Unione Europea dedicato proprio all’Active and Assisted Living, basato su un bando che abbiamo vinto per lo sviluppo dei dispositivi tecnici”, precisa Vigl. Il tramite è l’Azienda Servizi Sociali Bolzano sotto l’attenta osservazione della Ripartizione 4 Servizi alla Comunità Locale, guidata da Carlo Alberto Librera (vedi box a fianco). Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale gAALaxy andrà a sostituire il progetto “Abitare Sicuro Reloaded 2017” (programmato con le ditte Futuriox e Carewatch), sospeso per problemi tecnici e difficoltà nel reperire alloggi idonei alla fase di test.
Ma quali sono, nel dettaglio, i prodotti utilizzati per il sistema gAALaxy? Le categorie sono sostanzialmente tre: “Prodotti Smarthome” (per la regolazione delle fonti di luce, accensione e spegnimento degli interruttori e degli apparecchi elettrici, regolazione del riscaldamento), “Prodotti Fifthplay” (sensibilità allo sviluppo di fuoco, lettura del movimento, controllo di luminosità, temperatura e umidità dell’aria), “Fearless” (dispositivo che intercetta le cadute) e “2 Pcs” (orologio da polso che funziona da centrale delle informazioni permettendo la chiamata d’emergenza e la localizzazione geografica)…
L’articolo completo è disponibile sul numero di gennaio di METROpolis – Cultura & Sociale a Bolzano, in vendita in tutte le edicole di Bolzano e in abbonamento.