Arteviva: niente è impossibile, ma solo difficile
L’associazione opera dal 2001 nel campo dell’arte circense contemporanea
In aprile parte un’iniziativa per bambini con disabilità sia fisiche sia mentali
di Ana Andros (Progetto COOLtour)
Arteviva è nata nel 2001 come associazione dalla passione per il teatro e l’arte circense di Mauro Astolfi, che nel 2009 ha incontrato Sara Zanol, educatrice sociale, con cui ha iniziato una collaborazione.
“Ho compreso l’utilizzo dell’arte circense come strumento per l’educatore sociale - dice Mauro - e ci ho visto dentro una potenzialità enorme: l’educazione, la pedagogia e tutta quella che poteva essere la crescita del bambino”.
Questa passione ha portato a far rinascere Arteviva come cooperativa sociale sportiva dilettantistica nel 2013. Arteviva opera nel campo dell’arte circense contemporanea, essendosi evoluta dal circo tradizionale ad un movimento pedagogico. Le attività di piccolo circo mirano ad una crescita personale psicofisica: attraverso la circomotricità si rafforzano il coraggio, l’autostima e la fiducia dell’individuo, si incrementa l’affiatamento e la collaborazione con gli altri.
Spiega Mauro: “Durante le nostre attività puntiamo a diminuire le paure e i limiti, aumentando invece la consapevolezza del bambino non solo per quanto riguarda il suo corpo, che scopre tramite l’utilizzo degli attrezzi, ma anche rispetto agli altri. Sono molte le occasioni in cui lasciamo tempo libero, affinché si instaurino dinamiche di condivisione e accettazione dell’altro, in cui i bambini possono costruire qualcosa insieme. È una questione di rapporti tra corpo, attrezzo, musica, spazio e l’insieme di altre persone. Si tratta di una crescita a 360°”.
L’articolo completo è disponibile sul numero di aprile di METROpolis – Cultura & Sociale a Bolzano, in vendita in tutte le edicole di Bolzano e in abbonamento.