Cohousing Rosenbach, per una comunità migliore
L’Ipes affitta alloggi a prezzo calmierato nell’ex convitto di piazza Nikoletti in cambio di iniziative a favore del quartiere Oltrisarco-Aslago che li ospita
di Alan Conti
L’idea è semplice: io ti faccio vivere a casa mia per pochi spiccioli e tu mi aiuti a renderla un posto migliore. Una logica che si incontra, talvolta, nelle grandi città universitarie dove i contratti di locazione per gli studenti sono formule piuttosto elastiche.
La Provincia di Bolzano ne ha colto lo spirito strutturandolo in modo dettagliato nel progetto “Cohousing Rosenbach, mi impegno e prendo casa” in piazza Nikoletti nel quartiere di Oltrisarco-Aslago. Un’idea realizzata nell’edificio che per qualche anno ha ospitato il convitto dell’adiacente scuola professionale “Levinas”.
Nella nuova palazzina sono stati assegnati 24 posti letto ad altrettanti giovani che pagano un canone calmierato di circa 130 euro al mese. In cambio, però, è stato chiesto loro di creare alcuni progetti utili alla vita del quartiere secondo i loro talenti e le loro capacità. Tutto di concerto con l’ente pubblico che supervisiona le idee. Oltre alla pubblica utilità il fine è quello della coesione sociale, dei rapporti intergenerazionali avvicinandosi al mondo degli anziani e della collaborazione tra cittadini e istituzioni. Tra l’altro una sperimentazione nella sperimentazione, perché il concetto Rosenbach dovrebbe aprire la strada ad un progetto identico agli ex Telefoni di Stato in corso Italia che si chiamerà “Smart Up”.
L’articolo completo è disponibile sul numero di maggio di METROpolis – Cultura & Sociale a Bolzano, in vendita in tutte le edicole di Bolzano e in abbonamento.