La seconda vita delle Edizioni Curcu & Genovese
Dopo il recente passaggio al gruppo Athesia, l’editore trentino (con tante pubblicazioni storiche sull’Alto Adige) accresce la sua “vocazione regionale”
di Sandro Ottoni
In conclusione di questa rassegna dei piccoli editori locali presentiamo le edizioni Curcu & Genovese. La casa editrice ha iniziato la sua attività nel 1982, a Trento, fondata da Paolo Curcu e dai fratelli Rosario e Giuseppe Genovese, con la pubblicazione del noto settimanale regionale di annunci “Bazar”. La produzione di libri è iniziata più tardi, nel 1990. Nel 1992 viene istituita una filiale a Bolzano e nel 1994 un’altra filiale a Rovereto. Dal 1992 pubblica con successo il mensile “Trentino Mese”. Recentemente la casa editrice è entrata a far parte del gruppo Athesia, conservando comunque le sue caratteristiche, come ci hanno spiegato l’editore Paolo Curcu, che è anche presidente dell’Associazione editori trentini, e Pino Loperfido, giornalista e responsabile editoriale, collaboratore della C&G fin dagli esordi, che abbiamo intervistato.
Loperfido, come procede la fusione con il gruppo Athesia e quali cambiamenti comporterà per la casa editrice?
Abbiamo un mandato per cui l’editore, Paolo Curcu, rimane proprietario di minoranza e gestisce l’attività editoriale e il mensile Trentino Mese in piena autonomia. In altri termini si mantengono: il catalogo, la struttura, il personale diretto e di consulenza, la sede di Trento. Certamente, con un gruppo importante come Athesia, ci potranno essere delle sinergie, ma siamo appena agli inizi e le novità si preciseranno in seguito. Penso aumenterà lo spazio per le traduzioni e per il plurilinguismo per il pubblico altoatesino; resterà comunque aperta la finestra sul Trentino, con la saggistica specialmente, ripartendo la nostra produzione tra le due province come è nella nostra tradizione. La pianificazione editoriale sarà ovviamente concordata con il gruppo e credo che la produzione annuale di libri, nelle nuove condizioni, aumenterà.
Pensate anche di incentivare il settore della narrativa, e come va questo in generale?
Purtroppo la narrativa a livello locale lascia piuttosto a desiderare, c’è carenza di proposte significative. Riceviamo un centinaio di manoscritti l’anno, ma pochissimi sono interessanti per la pubblicazione. Quindi, nostro malgrado, sarà difficile puntare su questo settore. Inoltre la saggistica (circa il 70% delle nostre pubblicazioni, includendo anche guide e manuali) consente una migliore pianificazione. Si parte da un progetto che viene valutato con vari criteri: in funzione dell’attualità o del valore storico, delle previsioni di mercato, della qualità scientifica, ecc.
Per quanto riguarda Bolzano e provincia, cosa proponete attualmente?
Escono in libreria proprio in questi giorni, fresche di stampa, due guide storiche: Pietralba, di Fiorenzo Degasperi (vedi scheda in alto) ed Egna, di Lorena Munforti e Giancarlo Riccio, ricca di testimonianze orali. Per il 2018 è in preparazione il decimo volume della fortunata serie Bolzano scomparsa, curata dal giornalista Ettore Frangipane che racconta la città…
L’articolo completo è disponibile sul numero di gennaio di METROpolis – Cultura & Sociale a Bolzano, in vendita in tutte le edicole di Bolzano e in abbonamento.