LAPIC, da 50 anni al fianco degli invalidi
L’associazione fondata nel 1968 propone una vasta gamma di attività
Il presidente Stefani: “Vogliamo garantire presenza capillare sul territorio”
di Tiziana Buono
Fondata nel 1968, già operativa dal 1964 come sezione locale della LANMIC (Libera Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), ha assunto nel 1982 carattere esclusivamente provinciale e la nuova denominazione di LAPIC onlus.
Stiamo parlando della Libera Associazione Provinciale Invalidi Civili, che tutela gli interessi delle persone con invalidità civile, pazienti con patologie reumatiche, dermatologiche e non solo, svolge servizi di patronato. Propone anche cure termali, soggiorni, escursioni, tour in Italia e all’estero, crociere. Offre inoltre diverse iniziative di attività fisica (acquagym, Feldenkrais, ginnastica dolce, yoga), organizza convegni e ha un proprio giornalino che esce dieci volte l’anno. Inoltre ogni secondo giovedì del mese, dalle 10 alle 11, nella sede della LAPIC ha luogo l’iniziativa CCCC (Conoscersi, Confronto, Chiacchiere e Caffè): un momento di reciproco incontro e ascolto.
Tante insomma sono le possibilità ma non mancano neanche alcune criticità. Il presidente Luigi Stefani ritiene problematica in particolare la concentrazione dei soci a Bolzano: “Offriamo una volta al mese il nostro servizio di accoglienza a Merano e, ogni due mesi, a Bressanone. Tuttavia ci vorrebbero succursali fuori Bolzano presso le sedi periferiche con personale bilingue. Vorremmo garantire la nostra presenza sul territorio quanto più capillare possibile”.
L’articolo completo è disponibile sul numero di maggio di METROpolis – Cultura & Sociale a Bolzano, in vendita in tutte le edicole di Bolzano e in abbonamento.