Le visioni di Pasolini e i testi di De Andrè
Neri Marcorè porta al Comunale la formula del teatro-canzone
In scena anche le guerre arabe e il segreto della moglie di Fermi
di Massimo Bertoldi
Interrogarsi sul presente attraverso la varietà dei linguaggi dello spettacolo: questo il filo conduttore di buona parte delle proposte culturali e artistiche presenti in aprile nei cartelloni dei vari teatri di Bolzano.
Così Neri Marcorè, apprezzato attore cinematografico e conduttore televisivo, esibirà al pubblico del Teatro Comunale la formula del teatro-canzone nell’attesa messinscena di Quello che non ho. La visione lucida e apocalittica di Pier Paolo Pasolini come emerge dal film La rabbia e lo sguardo disincantato e malinconico delle canzoni di Fabrizio De Andrè tratte dal concept album Le nuvole dialogano con il mondo contemporaneo e diventano fortemente attuali per la capacità di riflettere sulla crisi dei valori e la difficile coesione sociale, la degenerazione consumistica e le guerre civili. Nell’intreccio narrativo si animano storie emblematiche intorno alle quali si sviluppano poetiche di nuove utopie e situazioni di indignazione sociale di fronte all’illegalità e allo sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente.
Si allinea a queste problematiche Mother Song del qualificato regista belga-iraniano Mokhallad Rasem, novità delle Vereinigte Bühnen Bozen. Protagoniste sono donne conosciute dallo stesso artista in occasione di un viaggio compiuto nei quartieri residenziali e nei campi profughi in Siria, Iraq e Libia. Emergono fotografie sceniche di esistenze lacerate dalle guerre, vite in bilico tra il respiro, la fuga, la morte.
L’articolo completo è disponibile sul numero di aprile di METROpolis – Cultura & Sociale a Bolzano, in vendita in tutte le edicole di Bolzano e in abbonamento.