È nata APOSS, subito 400 iscritti
Punta alla tutela degli operatori socio-sanitari
Stefano Mascheroni: “Figura poco riconosciuta”
Il malumore, tra gli operatori socio-sanitari intervenuti a metà dicembre alla prima Giornata provinciale a loro dedicata e organizzata da Stefano Mascheroni (che oltre ad essere segretario di Cittadinanzattiva è anche un Oss), era palpabile. “La figura professionale dell’Oss, istituita con l’accordo Stato-Regioni del 2001, da allora non è stata più aggiornata malgrado il quadro socio-sanitario sia profondamente cambiato”.
Ma cosa chiedono in concreto, gli Oss?
“Premesso - dice Mascheroni - che non vogliamo essere in contrapposizione con altre figure professionali che operano in campo sanitario, noi chiediamo la rivalutazione della nostra figura, accesso alla formazione di settore che spesso ci è negato, istituzione di un albo professionale, riconoscimento delle giuste indennità lavorative, inserimento tra i lavori usuranti, una progressione economica congrua legata alle progettualità e il passaggio dal IV al V livello”.
Alberto Conci, direttore della scuola per le professioni sociali “Lévinas”, ha sostenuto le rivendicazioni degli Oss auspicando un maggiore ricorso all’alternanza scuola-lavoro. Solidarietà per l’iniziativa bolzanina è arrivata anche da Anselmo Campagna della direzione generale Cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna, da Silvio Fedrigotti del dipartimento Salute e Sociale della Provincia di Trento, da Werner Pramstrahler dell’Istituto Promozione Lavoratori e dal senatore Francesco Palermo.
Al termine del convegno è stata sancita la nascita dell’Associazione Provinciale Operatori Socio Sanitari (APOSS) con contestuale nomina del direttivo…
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