La musica in salotto di Nives Simonetti
Nata nel febbraio 2011, l’associazione organizza concerti senza fini di lucro. L’ottava stagione parte il 15 marzo con Joanna Klisowska e Giulio Tampalini
di Mauro Franceschi
Tanti la conoscono come storica programmista della Rai di Bolzano, dove in effetti ha operato per 30 anni. Ma non tutti sanno che Nives Simonetti è anche una grande appassionata di musica classica e che da questa passione, nel febbraio 2011, è nata l’associazione Musica In Salotto.
Nives, come è nata l’idea di un’associazione senza fini di lucro per organizzare concerti di musica classica?
Ho preso ispirazione da Archeoart, una vivace associazione dove ho incontrato persone “di una certa età” che si dedicano alla loro passione per l’arte. Ho pensato che non vi era nulla di analogo nell’ambito della musica classica, e andava fatto. Ho messo a frutto le mie relazioni nate in RAI, e ho trovato la collaborazione della Scuola di Musica Vivaldi e del Conservatorio.
Come scegli il repertorio e gli interpreti?
Siamo giunti all’ottava stagione: i primi anni era determinante il consiglio degli amici musicisti, ora per me si tratta di scegliere tra le molte proposte che arrivano da musicisti della provincia, ma non solo. La nostra associazione privilegia la “musica a km zero”, è nata per offrire opportunità ai giovani del territorio e ai loro docenti, ma qualche volta ospitiamo anche ottime formazioni che provengono da fuori regione.
MusicaInSalotto tiene i suoi concerti in luoghi belli e prestigiosi come Palazzo Mercantile, Museion, Maria Heim, non nelle tradizionali sale da concerto: perché?
Riteniamo che il salotto musicale abbia bisogno di luoghi appropriati.
Cosa intendi per “salotto musicale”?
Faccio mie le parole di una amica, la pianista Tiziana Canfori: “Spesso si confonde salotto con mondanità… Invece il salotto è stato spesso una fucina di idee, di incontri e talvolta di rivoluzioni. Nel salotto gli amici musicisti non pretenderanno un silenzio sacrale da parte degli ospiti, non vorranno insegnare nulla a nessuno, ma vorranno coinvolgere gli ospiti, raccontare i propri gusti. La musica diventa così un modo per conoscersi e ragionare”.
A fine concerto MiS offre un rinfresco dove musicisti e pubblico si trovano affiancati e possono condividere pensieri ed emozioni: è una parte importante del tuo modo di intendere la musica?
Esattamente.
Otto concerti l’anno, con bravi interpreti e in luoghi prestigiosi, eppure senza biglietto d’ingresso ma ad offerta libera: come è possibile?
I finanziamenti: punto dolens! Mi ero illusa che la nostra associazione potesse esser supportata dalla imprenditoria locale, che molto riceve dalla collettività. Non è avvenuto, forse anche per la mia scarsa attitudine alla ricerca di finanziamenti. Il punto di partenza della attività è stato una parte del mio Tfr: mi sono sentita di offrire, potrei dire forse restituire, alla collettività parte di quanto ricevuto, come gratificazione, non solo economica, dalla mia esperienza in RAI...
L’articolo completo è disponibile sul numero di marzo di METROpolis – Cultura & Sociale a Bolzano, in vendita in tutte le edicole di Bolzano e in abbonamento.