Disabilità, il trasporto pubblico tra luci e ombre
Le segnalazioni di Valter Calò (UICI), Enzo Dellantonio (Indipendent L) e Martin Telser (Federazione per il Sociale e la Sanità), la replica della SASA
di Tiziana Buono
“Si rifiutano i deboli, si vogliono scartare gli anziani, si vogliono scartare i portatori di handicap e si vogliono scartare le nostre fragilità. E allora, come aiutare le persone a ritrovare il significato di “essere umano?“
Il pensiero di Jean Vanier dice molto sui tanti che ignorano i disabili, quando non arrivano addirittura ad esercitare nei loro confronti violenza psicologica e/o fisica oppure li dileggiano senza motivo.
Per non parlare di chi occupa in modo abusivo i posti auto riservati ai disabili, di chi senza ritegno invade i marciapiedi con biciclette e motorini, rendendo a chiunque, specie a chi ha un handicap, il passaggio difficoltoso, se non pericoloso, di chi non accetta nei propri locali i cani guida; l’elenco dei comportamenti deprecabili è praticamente infinito.
Questi sono solo alcuni esempi di ordinaria inciviltà o indifferenza, due facce della stessa medaglia dell’ipocrisia imperante, che all’occorrenza fa del falso pietismo la sua preferita arma di battaglia.
Promuovere i diritti ed il benessere delle persone con disabilità è stato l’obiettivo del 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone disabili, mirata a sensibilizzare sul tema.
Integrazione, inclusione e accessibilità a luoghi fisici o spazi informatici diventano il leitmotiv dominante. Non bastano però le parole e i buoni propositi d’ordinanza. È necessaria invece la piena attuazione che richiede la cultura dell’impegno concreto, costante e quotidiano da parte di tutti, istituzioni e cittadini, assieme a doverosi e ormai improcrastinabili risultati tangibili e duraturi nel tempo.
Per una panoramica (che non ha la pretesa di essere esaustiva) su viabilità e disabili nella nostra realtà locale abbiamo sentito il presidente della sezione provinciale di Bolzano dell’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) Valter Calò, il presidente dell’associazione Indipendent L Enzo Dellantonio e il presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità Martin Telser.
Sul trasporto pubblico urbano Valter Calò, presidente dell’UICI provinciale, esprime soddisfazione: “Abbiamo da tempo una proficua collaborazione con la SASA. Insieme abbiamo sviluppato l’app di gestione dell’autobus sia a Bolzano che Merano. La situazione nel complesso è buona, anche se ogni tanto c’è qualche disservizio segnalato dai nostri soci. Speriamo poi che a Bolzano vengano presto installati pannelli luminosi di avviso dei tempi di attesa degli autobus alle fermate, oggi non tutti funzionanti”.
Fuori dal capoluogo - Bressanone, Brunico, Vipiteno, in piccole città o altri paesi dell’Alto Adige - e sulle linee di collegamento tra periferia e Bolzano, il presidente provinciale di UICI lamenta che la maggior parte degli autobus non abbia gli avvisi di fermata acustici, che invece ci sono sugli autobus di Bolzano, Merano e Laives: “Anche i turisti trarrebbero un notevole vantaggio da tale servizio. Ho già fatto presente il problema, ma ancora non ho visto risultati. Abbiamo avuto altresì segnalazioni dai soci per accorciamenti o soppressioni di linee in piccoli centri urbani”.
Scendere e salire dall’autobus non sempre è facile per chi ha menomazioni visive o motorie. “Non c’è un servizio garantito di assistenza. Tutto è rimesso alla disponibilità dei singoli autisti, alcuni dei quali sono da elogiare e altri no”, afferma Calò, che segnala la problematica delle persone ipovedenti, ossia con visus basso ma autonome: “Da tempo chiediamo tabelle orarie alle fermate con caratteri più grandi. Sarebbero utili non solo agli ipovedenti, ma anche agli anziani con difficoltà di lettura. Gli ipovedenti appartengono alla categoria a volte dimenticata di disabili “invisibili”, perché non hanno la carrozzina né segni di riconoscimento come un cane guida o il bastone bianco”.
Un aiuto ai ciechi arriva anche dai semafori. “Il semaforo dinamico di Brunico con doppia frequenza di impulso - spiega Calò - è il migliore per noi. Quando è rosso emette un segnale acustico che si può sentire fino a 5 metri di distanza, quando diventa verde produce un’altra tonalità. L’avvisatore acustico ha un alto volume, che in automatico dopo le 22 si abbassa a fronte del minor inquinamento acustico sulle strade”.
Positiva secondo Calò la gestione del trasporto ferroviario: “Quasi tutti i treni hanno gli annunci vocali di fermata, sebbene non sempre siano tutti funzionanti. Ottimi i servizi di assistenza e accompagnamento gratuiti organizzati secondo le norme europee da RFI (Rete Ferroviaria Italiana ndr) non solo per non vedenti ma anche per disabili in carrozzina, anziani e donne incinte”.
Quanto all’accesso alle reti informatiche (Internet e Intranet) della provincia di Bolzano, sono stati riscontrati problemi con riferimento soprattutto ai siti dell’Asl e della scuola, avvertiti dalle persone con disabilità che lavorano in tali settori. “Non sempre la sintesi vocale funziona. Ci auspichiamo che i sistemi informatici diventino sempre più accessibili”, conclude Calò.
La piena accessibilità informatica è anche l’auspicio del presidente di Indipendent L Enzo Dellantonio: “È inconcepibile che nel 2020 (anno sul quale sono tarate le linee di investimento a livello europeo, nazionale, regionale e provinciale) per svolgere una pratica amministrativa si sia costretti a recarsi fisicamente in un ufficio (anagrafe, sanità, distretti sociosanitari, Inail ecc). È certo in atto una lenta trasformazione, ma cosa serve avere un’identità digitale (con lettore di tessera sanitaria o col sistema Spid) se non si può fare niente? I documenti in pdf sono messi in rete come immagine. Giusto per capire, una persona tetraplegica e non solo, per qualsiasi istanza amministrativa deve farsi assistere da qualcuno per la stampa e la compilazione del documento; dopo averlo firmato deve ancora chiedere aiuto per scannerizzarlo, salvarlo e inviarlo online. Una soluzione molto semplice ci sarebbe: mettere in rete moduli scrivibili in autonomia in modo digitale. L’accessibilità digitale deve essere realizzata subito e per tutti. Questo semplice accorgimento porterebbe vantaggi non solo ai disabili, ma a tutti”.
Sulle barriere architettoniche Indipendent L è attiva in modo costante con Comuni per tutti, un progetto per lo sviluppo di comuni accessibili in Alto Adige (www.bolzanopertutti.it) e col portale ufficiale del turismo senza barriere per un turismo accessibile per tutti in Alto Adige (www.altoadigepertutti.it). “Abbiamo georeferenziato i parcheggi di tutti i comuni della provincia - spiega Dellantonio - e li abbiamo inseriti nella nostra banca dati. I posti non mancano, ma il disabile incontra notevoli difficoltà: dal lato guidatore o passeggero spesso si trova in strada oppure si imbatte in ghiaino, ciottoli, terreni sconnessi o marciapiedi alti anche fino a 12 cm. Vorremmo implementare nel 2018 il servizio del nostro “navigatore” con sensori che segnalino da remoto il posto auto libero entro un determinato raggio”.
Sul traffico urbano Dellantonio ritiene che…
L’articolo completo è disponibile sul numero di gennaio di METROpolis – Cultura & Sociale a Bolzano, in vendita in tutte le edicole di Bolzano e in abbonamento.