La vetrina musicale del mese
Quartetto Schumann da non perdere. Il 17 febbraio al Conservatorio il gruppo renano-estone proporrà musiche di Beethoven, Shostakovic e Schubert
di Mauro Franceschi
Quando il Quartetto Schumann (nella foto © KaupoKikkas) pubblicò il proprio cd dedicato a musiche di Haydn, Bartók, Takemitsu e Pärt, venne riconosciuto come migliore novità discografica dell’anno da BBC Music Magazine e ottenne il Premio della critica discografica germanica. Era il 2017.
Il Quartetto Schumann nasce nel 2012 quando i tre fratelli renani Mark, Erik e Ken Schumann, che avevano suonato in trio dalla più tenera giovinezza, invitano a collaborare Liisa Randalu, violista di origine estone cresciuta a Karlsruhe. I quattro, che hanno avuto come docenti anche i musicisti di Alban Berg Quartet, in breve tempo realizzano cd importanti con musiche di Mozart, Ives, Verdi, Beethoven, Bartok e Brahms, vincono anche il prestigioso concorso di Bordeaux e per molti appassionati e addetti ai lavori sono oggi uno dei migliori quartetti d’archi della scena internazionale.
Il 17 febbraio a Bolzano per la Società dei Concerti proporranno musiche di Beethoven, Shostakovich e Schubert. Il loro repertorio non è però limitato ai capolavori del romanticismo o del Novecento storico: a Barcelona, due settimane prima della data bolzanina, hanno proposto il Quartetto n. 2 di Philip Glass “Company” e una tra le pagine più celebri di Arvo Pärt, l’ipnotica “Fratres”, accanto a pagine di Mozart e Schubert. A Bolzano avremo l’opportunità di ascoltare anche il Quartetto n. 7 op. 108 di Shostakovich, un lavoro articolato in tre movimenti che l’autore russo compose nel 1960 in memoria della prima moglie Nina Vasil’evna Varzar. Ciascun movimento è caratterizzato da un gruppo di quattro note individuate dal compositore attraverso la traslitterazione delle iniziali del proprio nome e cognome: D. SCH. danno luogo alla successione di note re, mi bemolle, do e si. La prima esecuzione avvenne il 15 maggio a Leningrado, ad opera dei musicisti del Quartetto Beethoven…
L’articolo completo è disponibile sul numero di febbraio di METROpolis – Cultura & Sociale a Bolzano, in vendita in tutte le edicole di Bolzano e in abbonamento.