Investigazioni private sempre più in voga
Intervista a Mauro Delmarco, ex poliziotto e professionista del settore. “C’è tanta infedeltà coniugale ma anche furti in azienda e false malattie” - “Il pedinamento è la cosa principale”
di Alan Conti
Intervistare Mauro Delmarco, professione investigatore a Bolzano, è come sbirciare dietro le tendine di una famiglia che ti incuriosisce. Inutile fare le educande a mani giunte: il campo delle indagini private soddisfa una fetta di voyeurismo attingendo pienamente nell’intimo. Dalle infedeltà allo spionaggio industriale: tutte le trame dei romanzi passano da qui. Evidentemente anche della vita reale.
Il sito di Delmarco snocciola subito cifre che accendono la curiosità: il 15% delle mogli e il 25% dei mariti ha sperimentato almeno una volta il sesso extraconiugale, il 60% dei tradimenti avviene sul luogo di lavoro o attraverso i social network e il 50% delle investigazioni private riguarda infedeltà coniugale, separazioni e affidamento dei minori. Sono il core business, insomma.
INFEDELTÀ CONIUGALE. “La stragrande maggioranza degli incarichi arriva per questo motivo”. Delmarco ha la voce decisa di chi gestisce con professionalità le debolezze e le paure. Alle spalle ha 20 anni da poliziotto e tutti i suoi collaboratori (5 o 6 secondo le necessità) arrivano da un percorso nelle forze dell’ordine. Zero improvvisazione.
“Sono più le donne che ci contattano per questo tipo di servizio. Credo sia una questione di predisposizione naturale e condizione sociale. Avvertono maggiormente il senso della famiglia e il bisogno di chiarire tutto. L’uomo tende ad avere più paura perché, in media, rischia anche di più in termini concreti da un divorzio. Una divisione può portare a spese e abbandono del tetto coniugale: una sintesi che può mettere in ginocchio. Sia chiaro che io non sto dando giudizi morali, faccio solo un’analisi”.
La domanda, chiaramente, è sempre la stessa: “Ha l’amante?”. La risposta? “Beh, subito non possiamo darla – ride – ma c’è un discorso preliminare che va fatto. Il servizio investigativo, naturalmente, ha dei costi. Se serve a soddisfare solo una curiosità o togliersi un peso dallo stomaco allora è meglio non spenderli e farsi una vacanza. Se, invece, la finalità è di carattere giuridico e incide sulle decisioni legali si può iniziare questo percorso”. Già il dubbio, però, è una spia. Quante volte la richiesta finisce in un nulla di fatto? “Sincero? Il 99% dei casi si risolve con una conferma. Ricordo un solo caso con riscontro negativo: la signora, addirittura, reagì indispettendosi perché il suo intuito aveva sbagliato. Non ci credeva e non era affatto sollevata”...
L’articolo completo è disponibile sul numero di marzo di METROpolis – Cultura & Sociale a Bolzano, in vendita in tutte le edicole di Bolzano e in abbonamento.