In arrivo un centro di cure palliative per minori
Il progetto provinciale prevede 5 posti e dovrebbe sorgere a Rodengo Le perplessità dell’associazione “Il Papavero”, tenuta fuori dalla gestione
di Alan Conti
Nel 2018 il servizio di cure palliative è destinato ad allargarsi con un progetto approvato lo scorso 5 dicembre dalla giunta provinciale (ma già in cantiere dal 2015) che abbraccia i desideri di bambini e ragazzi. Perché la realtà è amara, e alle cure palliative ricorrono anche pazienti che avrebbero ancora tanta vita da mangiare.
La Provincia ha deciso di provare a restituirne una parte con un centro per i minori. L’amministrazione ha portato l’idea all’ordine del giorno del Comitato di piano per la sanità, incassando il via libera di alcune associazioni pronte alla gestione. La principale sarebbe la tedesca Momo (con sede a Castelrotto) supportata in questi mesi da molte attività di autofinanziamento del Lions Club e di Juvenes del Rainerum. Fuori, a sorpresa, l’associazione Il Papavero che tanto bene sta facendo nel reparto bolzanino.
La futura struttura prevede 5 alloggi messi a disposizione delle famiglie day hospital con spazi per attività e terapie. Oltre agli appartamenti, infatti, nel programma planivolumetrico sono previsti locali per fisioterapia, psicoterapia, danzaterapia, ginnastica, preghiera e meditazione. Non solo, all’esterno si realizzerà una piscina con un’ampia area verde che possa ospitare dei cavalli per le attività ricreative e terapeutiche. In realtà i lavori potrebbero anche non essere necessari, perché l’amministrazione avrebbe individuato nella struttura di Bad Bachgart a Rodengo sopra Bressanone l’opzione preferita per il servizio. Qui vengono già offerti 65 posti letto per pazienti con disturbi psichici o psicosomatici, e gli spazi sono ampi con aree verdi estese e una piscina. I costi per predisporre cinque unità abitative dedicate alle cure palliative sarebbero ridotti rispetto ad una costruzione totalmente ex novo. Possibilità ci sono pure per l’area del maneggio ad Egna mentre è naufragata la prima opzione di Bagni di Zolfo a Bolzano: ora ci sono i profughi. Ingente l’investimento preventivato: 5,2 milioni di euro…
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