Via Rovigo 94, non solo Caffè ma tanta umanità
A metà novembre la cooperativa Eureka ha inaugurato l’omonimo bar. Obiettivi del progetto: informazione, educazione e promozione sociale
di Loredana Bertoli (Progetto COOLtour)
Dal primo ottobre la Cooperativa sociale Eureka ha preso in gestione l’Eureka Caffè di via Rovigo 94, inaugurato lo scorso 16 novembre.
Per saperne di più abbiamo incontrato il presidente della cooperativa Fabrizio Mattevi, ex insegnante di filosofia, che ha lavorato per 25 anni come preside presso l’istituto Rainerum, per poi iniziare una collaborazione con l’Associazione La Strada-Der Weg e con la Cooperativa stessa.
“Quella che è un’attività a sfondo economico - afferma Fabrizio Mattevi - qui viene gestita da persone con un tipo di formazione e di storia particolari, quindi il prendere in gestione un bar è sollecitato da istanze non lucrative come l’informazione, l’educazione e la promozione sociale”.
Questo progetto è nato proprio dall’interesse della cooperativa di impegnarsi in attività sociali, che si andassero ad affiancare così ai servizi di lavanderia, di giardinaggio e di pulizie che vengono già proposti da quasi vent’anni a questa parte. Anche se l’idea era già presente, ci sono voluti alcuni anni perché Eureka riuscisse a metterla in pratica concretamente. Da inizio ottobre la coop ha potuto prendere in gestione il caffè di via Rovigo 94 e in poche settimane sono riusciti a trasformarlo in un luogo dove l’attività economica si accompagna alla promozione sociale.
Alla clientela casuale proveniente dalle passeggiate del Lungo Isarco si affianca un tipo di clientela abituale, base dalla quale partire per sviluppare un tipo di comunità coesa e “di quartiere”. Infatti nonostante il bar sia solamente agli inizi e stia ancora cercando di stabilizzarsi come attività economica, ci sono vari progetti che puntano a rendere il caffè un luogo piacevole e un pretesto per uscire di casa, contrapponendosi così al timore e all’apatia fin troppo presenti nella società di oggi e che tocca prevalentemente la fascia dei senior.
Massimo Andreasi, responsabile sociale, educatore e gestore dell’Eureka Caffè, aggiunge: “Nella società italiana, ma non solo, il bar ha una valenza sociale molto forte e con questo locale vogliamo creare una struttura aperta alla popolazione rionale, un’occasione per tutti gli abitanti della città”.
Proprio partendo da questa lettura dei bisogni il bar di via Rovigo può diventare un punto di riferimento per la gente del quartiere, aiutando lo sviluppo di una rete di mutuo aiuto che potenzialmente può portare alla risoluzione di piccole difficoltà relazionali ma anche di tipo pratico. Diminuire la solitudine anche attraverso la creazione di eventi gratuiti e facilmente accessibili è quindi uno dei modi attraverso cui si sta cercando di concretizzare quest’idea di sviluppo di comunità. Durante il mese di dicembre sono già stati organizzati, in collaborazione con COOLtour, quattro diversi eventi a tema musicale completamente gratuiti che puntavano ad esplorare contesti musicali multietnici, che facessero viaggiare lontano i fruitori, pur rimanendo in un contesto familiare come quello del bar di fiducia.
Antonella Goldin è una delle tre dipendenti…
L’articolo completo è disponibile sul numero di gennaio di METROpolis – Cultura & Sociale a Bolzano, in vendita in tutte le edicole di Bolzano e in abbonamento.